Interstellar [2014 - 169 min.]

La terra sta finendo le sue risorse.  Un gruppo di scienziati lancia allora un’ultima missione spaziale per cercare un nuovo pianeta abitabile oltre i limiti della nostra galassia.  Cooper, un ex pilota convertito in contadino, viene scelto per comandare la missione. Si lascia dietro lo suocero (la moglie è morta), un figlio adolescente, e Murph, una figlia sveglia come pochi e che gli è molto attaccata. Il viaggio interstellare sarà pieno di sorprese e porterà lo spettatore a scoprire un epilogo sconvolgente. E qui non diciamo di più per quelli che - speriamo in tanti - vedranno il film prossimamente.
Se il regista Nolan ci aveva meravigliato con il capolavoro di “Inception”, con “Interstellar” ci regala un altro fantastico viaggio nel tempo. In effetti il tempo - lineare, contratto, quantico, della relatività, ecc. - è uno dei temi principali del film. Ma questa volta con dei tratti più umanisti e esistenziali che in altri suoi film.  Per esempio il rapporto tra Cooper e la figlia Murph; e anche l’amore tra le persone come la motivazione per le scelte più vere, amore che arriva al sacrificio della propria vita.
A parte una colonna sonora a volte un po’ “debole” e qualche dettaglio di astrofisica un po’ “indigesto” - il film è grandioso. E geniale è l’utilizzo delle ellissi narrative, che danno alle quasi tre ore del film un ritmo incalzante, senza tempi morti. Le immagini - una più bella dell’altra - ci mostrano una meraviglia di spazio che non può che risvegliare la gratitudine per l’esistenza del cosmo... e la nostra.

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