Cielo d'ottobre [October Sky - 1999 - 102']

Siamo negli anni ‘50. Homer Hickam è uno studente di liceo dai risultati mediocri. Vive all’ombre del fratello maggiore che ha appena vinto una borsa di studio grazie alle sue qualità sportive. Anche il padre sembra non contare molto sulle qualità di Homer, che vede immancabilmente come minatore della Olga Coal Company, di cui è direttore. In effetti il destino dei giovani di Coalwood - cittadina mineraria della Virginia - sembra segnato inevitabilmente: minatori di padre in figlio, da generazioni.  Nell’ottobre del 1957 - dopo il tramonto - si può vedere nel cielo degli USA il passaggio dello Sputnik, il primo satellite artificiale, messo in orbita dai Russi. Homer si decide allora a partecipare alla conquista dello spazio. Contro il volere del padre e del preside del liceo, riesce - aiutato da tre amici - a costruire razzi sempre più perfezionati. Non mancano i danni collaterali, ma l’ostinazione dei ragazzi e l’aiuto di qualche adulto porteranno i loro frutti.
Grazie a questa storia vera, ho passato una bella serata con una ventina di ragazzi/e tra i 13 e i 17 anni. Il dialogo ha portato in particolare sul ruolo degli adulti (soprattutto dei genitori), che sembrano frenare i nostri idealismi ma che ci sono indispensabili per costruirci. Il film sottolinea anche l’importanza di fare dei progetti e di uscire dal nostro “buco” per andare incontro agli altri.
Dai 12 anni, ottimo anche per una serata in famiglia.

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